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ComeTe

(1 recensione del cliente)

11,50 

Autore: Carlo Minervini

Formato: 13×20 cm

Pagine: 238

ISBN: 978-88-6829-183-9

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Il ragazzo si sveglia dalla seduta di ipnosi: la chiave del suo malessere è tra i ricordi che ha cancellato, sopraffatto dalla bellez­za. La possibilità di risollevarsi è, invece, nel viaggio. Inizia così un percorso nello spazio che porterà il protagonista a vi­vere esperienze, sogni, allucinazioni nel tempo. Di città in città, di borgo in borgo, il suo cammino verso la salvezza impossi­bile si perde nella regione delle contrad­dizioni, quella che diede il nome all’Italia.

Qui, tra miti, località, leggende e perso­naggi si dipana la storia di un giovane col­lezionista di luoghi che impara a diventare uomo, tra ricordi fievoli e potenti passio­ni. La salvezza risiede negli occhi di una donna e nelle latebre di un passato per­duto, svelato soltanto nel sorprendente finale, in un romanzo avvincente, che spa­zia tra il sogno, l’evocazione, la memoria e la realtà.

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[author title=”L’Autore” image=”https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/12191597_10207848645564451_7453530267073857789_n.jpg?oh=f38afedf53e0b4f47832586da91d53bf&oe=57E119D1″]Carlo Minervini è giornalista e cultore della materia in Letteratura Italiana presso l’università della Calabria. Dal 2002 scrive per il quotidiano Gazzetta del Sud. È stato autore e conduttore della trasmis­sione televisiva culturale In punta di penna e collabora attualmente alla rivista del pro­gramma di Rai Due Voyager. Ha insegnato Storia e Letteratura negli Istituti Superiori. Ama la bellezza in tutte le sue forme e crede che le domande siano più impor­tanti delle risposte. Ma non ne è comple­tamente certo. ComeTe è il suo primo romanzo. [/author]

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[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]«Perché ogni viaggio nasce da un dubbio, un’oscurità disseminata nel ventre dell’essere, e s’attorciglia con l’eleganza di un serpente, e resta laggiù, inestricabile attesa. Ogni viaggio è un interminabile dubbio, al quale nuovi dubbi si aggiungono e alla fine capisci che è il dubbio l’unica vera risposta che cercavi».[/box]

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Leggi le prime pagine del libro

 

 

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1 recensione per ComeTe

  1. Francesco Carlo Perna

    Il frutto di una erudita narrativa, non ha mai trascurato il tema del viaggio nei meandri della interiorità. Oggi, forse ancor più di ieri, l’uomo in genere, ma ancor più quello con un ruolo socio-culturale di riferimento, avverte la necessità di allontanarsi dal vissuto materiale ed inoltrarsi nel profondo dedalo dell’ “io”.
    Nella stesura di ” ComeTe “, l’autore ha forse inconsciamente, voluto nascondere una esegesi, che riporta ai più grandi temi della spiritualità letteraria di tutti i tempi, vedi l’epica omerica e la letteratura di dantesca estrazione.
    Nei minuziosi dettagli espositivi, non a caso, è citato un altro di viaggio, quello di Ulisse, affamato di divina gnosi e pertanto costretto a far ricorso a tutte le sue “forze” per superare le prove cui gli dei intendono sottoporlo; i mostri (opposti della bellezza), Scilla e Cariddi, altro non sono che, i vizi dell’uomo, contro cui esso, tenacemente deve lottare per dominarli; l’allegoria risulta ancor più evidente nel dominio dei sensi, necessario a vincere il richiamo delle sirene e della ammaliante Circe,esplicito riferimento alla lussuria.
    Il cuore del romanzo ha inoltre, un ritmo di palese estrazione volutamente filosofica.
    Le domande che il protagonista si pone, altro non sono che, la ricerca della verità.
    “La salvezza risiede negli occhi di una donna”, non è che, obiettivo del viaggio è la ricerca di questa donna? Non è che, proprio la bellezza di questa donna, risponde al nome di “verità”?
    Ricerca che in uno dei passi dell’opera, è evocata nella etimologica descrizione di Capo Vaticano e della sua manteua scogliera, un dì sede di oracolo, rafforzata da successiva delfica citazione.
    Sul frontespizio della sacra struttura era posta in chiara evidenza la dicitura: “gnosce te ipsum”, ………..il conosci te stesso, rappresenta forse la meta del protagonista?
    Conoscere se stessi ( compito più arduo di quel che si pensa ), implica l’inoltrarsi in una profonda meditazione, e la meditazione presuppone innanzitutto il SILENZIO, è forse questa, l’esplicita scelta dell’ immagine di copertina?
    In epoca più recente, Rudolf Steiner, fondatore della antroposofia, stigmatizza il concetto del “viaggio”, con partenza da una “anima senziente”, che identifica il bello in tutto ciò che piace; ed arrivo in una”anima razionale”, che identifica invece il bello NON in ciò che piace, ma in ciò che è vero.
    Tale traslato, consente di ottenere delle risposte, risposte che conferiscono la completezza e la libertà dell’ essere. Libertà che distingue l’uomo dal “profanum vulgus”, e lo fa ritenere esempio di etica e di “bellezza”, soprattutto esempio da seguire. A tal proposito vorrei concludere ricordando che, in passato i viaggi erano guidati da punti luminosi come le stelle, il più valido esempio è dato dai Magi, che utilizzarono la cometa per trovare la fonte della loro verità.
    Non è che il titolo, è un chiaro riferimento a coloro che hanno eroicamente completato il “viaggio”, e possono così fungere da guida ai “pellegrini” del mondo?
    Non è che la bivalenza del termine, è riferita al fatto che uomini comuni (come te), possono, a fine” viaggio”, divenire:………………..STELLE?

    Lettura avvincente e scorrevole, consigliata soprattutto a chi vuole allargare i confini del suo essere, a chi non si accontenta più di poggiare lo sguardo sull’ orizzonte ma vuole andare oltre………….scrutare l’infinito.

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