Chi lo ha detto che una fiaba non può essere originale? Genere antichissimo, certo; eppure la storia e l’attualità possono essere un mezzo per innovare un genere apparentemente statico, permettendo di allargarne gli orizzonti attraverso la trattazione di recenti questioni socio-politiche. Se a queste si somma poi un verosimile punto di contatto tra i temi tipici della tradizione religiosa e la scoperta scientifica, allora la fiaba trascende il suo semplice compito didattico, diventando universale. È il caso dell’opera di Rosalba Baldino, I cristalli di Francesco. La storia del piccolo profugo Hamir e del suo incontro onirico con Francesco di Paola si coniuga perfettamente con la teoria della memoria dell’acqua, ipotizzata dallo scienziato giapponese Masaru Emoto alla fine degli anni ’90, documentata poi da Maximilian Caligiuri, ricercatore dell’Unical. Breve e intensa, la fiaba della Baldino si distingue quindi per l’originalità dei contenuti e per la fluidità narrativa, per cui il lettore, piccolo o grande che sia, non può rimanere indifferente.
In occasione dell’uscita del volume si terrà un incontro di presentazione, che avrà luogo giovedì 20 ottobre alle ore 17:30 presso la Sala Quintieri (Teatro Rendano). Interventi, letture e accompagnamenti musicali animeranno la serata.