La realtà amara di un paese aspromontano a forte vocazione mafiosa spinge una donna testimone di giustizia, un tempo vittima della ’ndrangheta, a ritornare dopo tante peripezie nel suo paese. Le cose sono rimaste uguali a quelle del tempo in cui fu costretta a lasciare la sua casa… La speranza sono i giovani, ma sa che se non si interviene diventeranno il braccio destro della malavita organizzata. Al crudele gioco mafioso non si sottraggono neanche donne e bambini, pedine importanti e canale insostituibile per intimidazioni e spaccio di droga. Nella realtà problematica della amatamaramalaterranera la donna magistrato incontra, fin dal suo arrivo, ostilità e omertà, e viene alle prese con un boss bambino che terrorizza il paese e fa di tutto per intimidirla a compiere quel passo indietro tanto voluto dalla ’ndrangheta. Emozioni, sensazioni e particolari stati d’animo s’intrecciano con lo snodarsi di eventi imprevedibili e pericolosi.

L’autrice

Rosina Andreacchi, conseguita la laurea in pedagogia con la tesi in filosofia teoretica, Lo scetticismo di Montaigne nell’Apologia di Raymond Sebond, si dedica all’insegnamento. E’ autrice di racconti e vincitrice di numerosi premi letterari.