“Lungo i sentieri che collegano le epoche emergono storie e racconti, speranze e illusioni, conquiste e problemi ancora insoluti.

Ma la Letteratura ha il volto dello studente e dell’appassionato, del fornaio e dell’imprenditore, della casalinga e dell’impiegata, dell’operaio e dell’avvocato, della nonna e del nipotino; ha il volto del presente e del domani, dell’esaltazione dell’io e del richiamo concorde al “noi”.

Ha il gusto del dolce e dell’amaro, dell’avvincente e dell’imperituro.

La letteratura, specie la poesia, sa parlare ai cuori di chi legge, sussurra parole lontane, ma vicine,

solleva la mente dalle afflizioni, rievoca ciò che è stato e fa immaginare il futuro”.