20,00 €
Autori: Francesco Pellegrini, Giuliano Corti
ISBN: 9791280636607
Sinossi: Questo libro vuole rispondere a due semplici domande.
Come mai una città che ha potuto fregiarsi del titolo di Atene d’Italia è diventata la capitale di quella masso-mafia che, dopo aver asservito Cosenza, vorrebbe tacitare anche la voce colta e libera della Fondazione Attilio ed Elena Giuliani di Villa Rendano?
Come è possibile che l’immagine di una delle regioni più belle d’Italia sia prigioniera di una perniciosa antinomia che agli oscuri episodi di cronaca giudiziaria oppone scioccamente solo gli stereotipi triti e ritriti del turismo di massa?
Alla prima domanda risponde con passione e carattere un cosentino che, ritornato nella sua città dopo una mai accettata emigrazione a Roma, ha trovato una Cosenza profondamente cambiata: asservita, connivente e irriconoscibile. Una città dominata dal silenzio come ambiente ideale per traffici, tresche e tradimenti.
Alla seconda, un milanese che ama la Calabria e racconta, dopo un viaggio di esplorazione sul campo, i valori culturali e le virtù civili di una regione ingiustamente denigrata. soprattutto al Nord, dove una cortina di luoghi comuni, da troppo tempo, scredita l’immagine di una delle più belle e intense terre del Bel Paese.
Questo libro, dedicato ai moltissimi calabresi che hanno lasciato la loro terra è, da una parte, la denuncia di un declino voluto da pochi, ma accettato passivamente da troppi cittadini timorosi e apatici; dall’altra, un invito a coltivare la parola che racconta i fatti e il dialogo franco, alleati dell’indignazione.
Copia e incolla questo URL nel tuo sito WordPress per farne l'embed
Copia e incolla questo codice nel tuo sito per farne l'embed